Con una barca a motore dal fondo molto piatto, attraversando le mangrovie, si raggiunge Boipeba, isola all’insegna di un turismo lento. Durante il tragitto si incontra Garapuá,
piccolo centro di pescatori situato su un’insenatura meravigliosa con
il mare calmo e l’acqua cristallina e gli allevamenti di ostriche dove
fermarsi assolutamente per una degustazione. A Boipeba
non ci sono automobili, neppure una, non ci sono strade, solo piste di
sabbia. Per spostarsi ci sono i trattori, che vengono utilizzati per la
raccolta dei rifiuti e portare i bambini a scuola, la barca oppure a
dorso d’asino. Delimitata da un lato dall´Oceano e dall´altro lato dal
Rio do Inferno, che la divide da Morro de Sao Paulo, l´isola si
distingue per la sua rara bellezza naturale e la grande
diversità degli ecosistemi. Boipeba, una delle tre isole principali
dell’arcipelago e conserva ancora l’atmosfera dei luoghi incontaminati.
Qui si può camminare per chilometri su spiagge deserte e avere la
sensazione di essere l’unico essere umano: foreste, mangrovie, cascate,
spiagge di sabbia bianca, barriera corallina e piscine naturali. Flora e
fauna sono protette dal Tinharé APA Boipeba creato nel 1992 per
conservare il ricco ecosistema di queste isole. Oggi
l’isola è meta di viaggiatori in cerca di preziosi paesaggi fermi nel
tempo. E sono già molti a sceglierla come buen ritiro nella speranza che mantenga inalterata la sua identità.

Spiagge cartolina
Boca da Barra,
alla foce del Rio Inferno, è la spiaggia più frequentata; superata
una duna Knoll, ottima per nuotare e per imboccare un sentiero che porta
ad altre spiagge. A Tassimirim lunghe passeggiate e snorkeling. Cueira bellissimo
litorale di sabbia bianca e una grande distesa di palme da cocco.
Ottima l’aragosta da Guido, un vecchio pescatore dell’isola. Alla fine
di questa spiaggia divisa dal fiume si trova Moreré.
Piscine naturali che emergono tra i coralli durante la marea bassa:
pesci, aragoste, stelle di mare, polpi, oltre a diversi coralli e piante
acquatiche. É il posto più frequento dell´isola e anche quello più a
rischio di impatto ambientale: per questo motivo è in atto un progetto
di tutela che pone il divieto di avvicinamento a barche e motoscafi. Bainema
può essere raggiunta in barca da Boca da Barra, a Ponta dos
Castelhanos ci si può immergere fra i resti di un veliero spagnolo del
16 ° secolo , che dà il nome alla spiaggia. Un’escursione
curiosa e un poco impegnativa è a Cova da Onca (Den Jaguar) nella zona
São Sebastião, dove ci sono i resti di un tunnel sotterraneo che pare
sia servito come un rifugio ai gesuiti durante gli attacchi indigeni.
Due Reis
Merita una sosta Cairù,
paesino arroccato con una chiesa bellissima e tradizioni molto sentite:
qui ovunque si vada tutti sono cordiali e disposti a raccontarti la
storia del paese come la piccola guida che in un soffio ci ha raccontato
la sua vita e quella delle sue genti, per due Reis.
Teresa Scacchi
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